Alghero (Italia) – Si spengono i riflettori sul suggestivo Rally di Sardegna e si concludono positivamente i nuovi test di ArgoPro che in gara ha alternato algoritmi diversi per la gestione dei consumi, facendo capire che esistono ancora ulteriori margini di miglioramento, suscitando l’entusiasmo degli ingegneri informatici che hanno seguito il susseguirsi delle prove speciali col fiato sospeso.I grintosi sterrati della Sardegna sono stati un banco di prova di altissimo livello per la resistenza agli urti, che ArgoPro ha superato brillantemente, nonostante le insidie di un percorso altamente sfidante che ha danneggiato molto vetture e decretato numerosi ritiri eccellenti.
I test si sono protratti positivamente, nonostante la pausa forzata della seconda tappa. L’equipaggio Brazzoli-Ghini, alla guida della Peugeot 208 R2, dopo aver concluso una brillante prima tappa non è stato in condizione di ripartire per la seconda giornata a causa di brutta contrattura muscolare lombare del co-pilota. Enrico Ghini non si è dato per vinto e l’équipe medica ha fatto quanto possibile per arginare il dolore. L’equipaggio è quindi ripartito al via della la SS16 “Cala Flumini” di 14,06 chilometri per il SuperRally di domenica 11 giugno.
Il Power Stage conclusivo, la SS19 “Sassari-Argentiera 2” con 6,96 chilometri di spettacolo tra la costa frastagliata che si getta sul mare sardo e i percorsi sabbiosi gremiti da un folto pubblico, ha incoronato il vincitore del Rally di Sardegna 2017: Ott Tanak che ha domato gli sterrati sardi e preceduto Jari-Matti Latvala e Thierry Neuville.
ArgoPro
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